Il mio regno per un cavallo..Oops! Volevo dire pubblicazione!

Ogni aspirante scrittore come da consuetudine è fatto risaputo.. nasconde almeno un manoscritto nel cassetto.. e sovente quando tanta risma di carta diventa troppo impolverata o  ingombrante per il mobiletto acquistato all'IKEA e il pensiero di consegnare ai posteri l'opera omnia diventa pressante.. l’unica cosa da fare è quella di trovare un editore capace di lanciare il nostro bestseller a mo di volo pindarico in quel del dorato e rutilante mondo dell'editoria.
Così dopo aver letto, riletto ricorretto fino alla nausea  il manoscritto, l'aspirante scrittore decide che è tempo di mettersi in gioco. Tra alte aspettative e pie speranze inizia il pellegrinaggio nella rete alla ricerca dell'Editrice "perfetta" ..quella onesta attenta alla qualità del testo alla sintassi in grado di valorizzare cotanta grandiosa proprietà intellettuale. Si stila una sommaria lista di papabili quindi seguendo le parche indicazioni presenti sui siti delle case editrici più affini per genere...voilà si invia la solita pletora di copie del manoscritto via e-mail. E' fatta! l'aspirante scrittore a questo punto entra in una sorta di catarsi e con animo greve si pone in posizione fetale ai piedi del notebook in attesa spasmodica di un segno tangibile sul monitor di un rumore di zoccoli  sulla tastiera di un qualche grugnito digitale che riveli la presenza di una mandria di editori in cerca di autori da bestseller nei paraggi.
L’esordiente scrittore per una sorta di avventatezza adolescenziale e predisposizione a confidare nei miracoli ha inviato il manoscritto anche ai colossi dell'editoria .. Mondadori, Einaudi, Feltrinelli.. tuttavia i primi a farsi vivi sono come da tradizione gli editori a pagamento e quelli a doppio binario.
Entrambe le specie sono da considerarsi predatori travestiti da filantropi. Brave persone dalla parlantina fluida i modi affettati amichevoli..che vi racconteranno che il vostro testo è ottimo, così bello da risultare un capolavoro incompiuto, tuttavia difficilmente vendibile. C’è crisi nell'editoria vi diranno i primi  in lacrime.Il governo ha tagliato i contributi all'editoria e a malapena campano con quello che vendono con il cartaceo poiché l'E-Book in Italia non tira. Hanno figli in età scolare, mogli che soffrono di mania compulsiva da shopping, amanti a cui devono pagare il mutuo di Loft e villette a schiera. Vorrebbero sinceramente pubblicarvi a gratis..ma la crisi è la crisi...e così candidamente vi chiedono un piccolo obolo un congruo contributo una partecipazione alle spese di stampa l'acquisto di tot copie del vostro capolavoro.
I secondi quelli del doppio binario non chiedono esplicitamente contributi, ne ti obbligano all'acquisto di alcunché. Questo in teoria!  Anche loro vi diranno che il vostro manoscritto è bello ma proprio bello, tuttavia vendibile ma nemmeno così tanto, c'è la crisi gli italiani  leggono poco.Tocca contribuire alla stampa ma solo in principio poi ci pensano loro a stampare qualcosa di superlativo in maniera gratuita.
 
Dopo essere incappati in quello o quell'altro contratto capestro..finalmente arriva la proposta di pubblicazione che intimamente avevate anelato bramato sospirato.. quella free. Trattasi di  piccoli e medi editori apparentemente onesti ..che non chiedono niente, se non il vostro impegno.Con esagerata delicatezza vi chiederanno di sottoporre il testo ad editing accurato senza fare storie.. e di darvi una mossa per far conoscere il libro, per presenziare, per fare presentazioni letterarie. Tutte cose bellissime....