Pensavo fosse "editore" invece era un calesse!

Nella mia vita lavorativa, invero, ne avevo incontrati a iosa di personaggi simili.. parlantina rapida, fluida, discreta proprietà di linguaggio, voce suadente al limite della stucchevolezza..i classici venditori di aria fritta.. tutto fumus e poco arrosto. Tuttavia ci sono cascato un'altra volta come l'ultimo degli sprovveduti! Lasciandomi  incantare e attrarre dal solito suadente canto di sirena.
Si sa, quando la memoria non viene esercitata la soglia di attenzione cala in modo esponenziale, il giudizio si annebbia, i ricordi si attenuano perdono di consistenza, il resto dell'opera di rimozione lo compie  lo scorrere del tempo che tutto sbiadisce, stempera,  .. e così senza rendertene conto ti ritrovi con la guardia abbassata nonostante le esperienze editoriali negative vissute.. alla mercé dei soliti pifferai magici di turno, autentici professionisti dell'inganno che senza averne titolo si auto definiscono Editori per il semplice fatto di avere costituito una Srl.
Parafrasando il titolo di un famoso film del compianto Massimo Troisi" Pensavo fosse amore invece era un calesse"..vi racconterò la mia ennesima personale esperienza fallimentare in quel del rutilante,mondo della piccola editoria. Ma lo farò a tempo debito dopo l'abbuffata estiva, l'incandescente pausa ferragostana, con calma  gesso e dovizia di particolari ..magari proprio nel prossimo articolo. Restate all'ascolto.

by Gio Torzini