Orgoglio e pregiudizio: Le ragioni degli Editori le istanze degli autori emergenti

Spese per l'Editing correzione bozze,stampa, grafici, stipendio dei dipendenti, spese ordinarie, spese per locazioni, percentuali ai distributori, percentuale agli autori, tasse..e chi più ne ha più ne metta ! Ma come campano i piccoli editori? Basta fare due conti e la risposta sorge spontanea e lapidaria. Non campano! Tuttavia le strade che la piccola e media editoria può percorrere..sono infinite e i mezzi per sbarcare il lunario e sopravvivere molteplici. C'è chi campa chiedendo un congruo contributo all'autore che varia dai 1000 e i 3000 euro .. chi chiede un obolo spesso mascherato nell'obbligo di acquisto di un certo quantitativo di libri...chi sfrutta la forza lavoro, non pagando i propri dipendenti o corrispondendo loro compensi forfettari assolutamente inadeguati, chi sfrutta stagisti, e ancora chi paga in nero,chi risparmia non stampando le copie dichiarate,chi non le rilega, e via dicendo..poi c'è chi non chiede nessun esborso, e si accontenta si fa per dire dei ricavi derivanti dalle cosiddette presentazioni..ossia dalla vendita porta a porta o meglio di libreria e libreria...effettuata con determinata costanza e sovente a proprie spese da quegli autori convinti dalla stessa editrice di essere dei novelli autori di bestseller...per il solo fatto di essere stati pubblicati "insomma l'editore furbo "e" ce ne sono a centinaia" in ogni caso ce la fa a sfangarla..giocando di psicologia confidando sull'orgoglio partigiano la voglia di sentirsi protagonista..la legittima dose di boria  insite in ogni  aspirante scrittore (una ben nota patologia chiamata la febbre dell'esordiente). ..e ancora ci sono i contratti free capestro ( di cui parleremo ampiamente in un prossimo articolo).. infine ci sono i contributi statali per l'editoria, che non sono poi così esigui come potremmo pensare (per poterli ottenere basta possedere una pubblicazione periodica, ossia una rivista... e molti piccoli editori ce l'hanno, guarda caso).Insomma per le editrici minori..tanti sono i modi per tirare avanti...e spesso tali modi sono tra l'altro legali..persino l'editoria a pagamento. Il problema è che con una tale realtà editoriale ..da una parte il monopolio delle grandi major "che manco leggono il manoscritto di un esordiente" e dall'altra la piccola editoria costretta a raccogliere le briciole di un mercato asfittico e che non dispone oggettivamente se non in rarissimi casi di forza contrattuale e di risorse da investire  ..l'unico soggetto che puntualmente ci rimette..sempre ineluttabilmente...è  l'aspirante scrittore.
 
by Gio Torzini