leggi un passo tratto dal libro

 

Rifletté in fretta. Poteva contare solo sull'esigua luce proiettata dalla luna che filtrava dal terrazzo. Considerò l’ipotesi di percorrere quel metro e mezzo che lo separava dalla mensola sulla quale stava  il lume, ma gli sarebbe occorso del tempo per accenderlo e di certo avrebbe fatto rumore.No, era troppo rischioso, i passi, e l’armeggiare con la pietra focaia avrebbero senz’altro attirato il cobra. 
Così facendo le probabilità di essere morso aumentavano in modo esponenziale. Doveva  affidarsi ancora una volta all’istinto, ai suoi sensi. Si concentrò sui rumori, cercando nel contempo di mettere a fuoco i contorni labili di mobili e oggetti. Udì di nuovo il soffio,  il serpente era ora vicinissimo! Fletté i muscoli delle gambe pronto a scalciare. Dall’'intensità del sibilo calcolò che doveva essere già ai piedi del letto e che era di notevoli dimensioni. Per un istante accarezzò l’idea di alzarsi e  raggiungere la sua daga, ma la scartò immediatamente ricordando che l’'aveva riposta nell'armadio insieme all'arco. 
 
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IL libro

passo tratto dal libro

Sospinta dalla fresca brezza serotina. Solcando agile e leggera le acque nere di limo la piccola imbarcazione superò anche quell'ultima ansa del fiume. Capelli serici,  neri come opali, acconciati alla maniera egizia secondo i dettami della moda. Occhi liquidi, magnifici, abilmente esaltati da...
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